Vino
Il valore aggiunto è l'alta quota
Con due Cru di Pecorino ed un Montepulciano d’Abruzzo in purezza da agricoltura bio, Tommaso ha dato il via al progetto enologico. Tradizionalmente le uve allevate in azienda venivano conferite ad una cantina cooperativa del territorio, da qualche anno la scelta di imbottigliare con propria etichetta. Filosofia guida bassa resa per ettaro, selezione dei grappoli e raccolta a mano in cassetta. Piccole produzioni di alta qualità.


I vini del nostro territorio
L’ambiente selvaggio, il terreno pietroso dell’altopiano, la prossimità al massiccio, le forti escursioni termiche, il microclima fresco e ventilato, l’assenza di umidità e di siccità fa sì che le uve tipiche abruzzesi trovino il terroir vocato, le condizioni ideali per offrire vini intensi al gusto e gastronomici, richiesti dalle tavole gourmet e stellate.

Sciatò Vigna di Caprafico Montepulciano d'Abruzzo DOC, Vino biologico.
Un’ambizione nascosta ma neanche poi tanto. Detto alla francese, scritto all’italica maniera, per raccontare del costone su cui sorgeva il castello di Caprafico, a Casoli, versante orientale della Maiella. Dal vecchio ceppo di Montepulciano d’Abruzzo franco di piede, puro, adattato al clima e al terreno di quel paesaggio primordiale nasce una rarità, oggi clone selezionato dall’agro di Caprafico, ai piedi del castello, “lu sciatò”.
Sciatò Vigna di Caprafico Montepulciano d’Abruzzo è il racconto del territorio. Di come quel sorso di colore rosso rubino prepotentemente cupo, finalmente imbottigliato con propria etichetta da Tommaso Masciantonio, esprima la verticalità del vecchio vigneto di origine. Profumi, mineralità, freschezza e rotondità insieme, eleganza da vero Chateau. Una novità nella storia di vigne e vini della Maiella.
Màntica Abruzzo Pecorino Superiore DOC, Vino biologico.
Pecorino da agricoltura biologica Abruzzo doc superiore, Vigna di Caprafico. Mantica è un nome antico, racconta la storia di una particella di terreno, Mantica Longa, oggetto di una compravendita di famiglia.
La vigna più anziana, tradizionale pergola abruzzese, esprime un nettare dal carattere pieno, acidità e mineralità spiccate, il sorso fragrante e prepotente sull’ingresso, la beva di grande piacevolezza, la struttura è quella di un vino destinato a evolvere e rivalutarsi nel tempo.


Jèrnare Abruzzo Pecorino DOC, Vino biologico.
Appena cinquanta metri di distanza dal suo gemello troviamo la vigna del Pecorino doc bio, il cru più giovane, sistema di allevamento a spalliera.
Il vino è ottenuto con la tecnica della criomacerazione, palato di grande freschezza e bella persistenza sul finale. Anche Jèrnare è un toponimo, dialettale, che racconta il territorio.
Jèrnare, così come Màntica, sono i nuovi vini estremi dell’Abruzzo montano.