Azienda

Ai piedi della Maiella un patrimonio di biodiversità unica al mondo

Sull’altopiano sassoso di Caprafico, nel comune di Casoli, in provincia di Chieti, l’azienda agricola Tommaso Masciantonio custodisce 5000 piante di olivo per oltre la metà ultrasecolari, e vigneti di uve tipiche: Montepulciano, Pecorino e Passerina.

Lo straordinario, incontaminato, terroir dell’Altopiano, il terreno calcareo ricco di sassi e di scheletro, sono all’origine dell’altissima qualità di tutti i prodotti del Trappéto di Caprafico di Tommaso Masciantonio.

Le piante di olivo e le vigne traggono carattere dall’altitudine, dall’asprezza del territorio e dalle escursioni termiche legate all’estrema vicinanza della Maiella, scrigno di biodiversità  mediterranea (oltre duemila le specie vegetali censite, un terzo della flora italiana).

Foglie 3
Foglie 3

Produzione verticale

Nel Trappèto aziendale i Masciantonio trasformano le proprie olive dal 1948. Il controllo dell’intera filiera dal campo alla bottiglia garantisce l’eccellenza assoluta dell’olio, lavorato a pochissime ore dalla raccolta delle olive e confezionato solo al momento dell’acquisto.

Mineralità e freschezza distinguono i vini aziendali espressione del terroir del Altopiano.

La Famiglia, le Radici

1874

Il legame tra i Masciantonio e l'oro verde è antico. Già nel XIX secolo la famiglia lavorava le olive, che grazie alla loro duplice attitudine si prestavano anche ad essere messe in salamoia, l'oliva 'ndossa.

1924

Paolo Masciantonio acquista l’azienda olivicola - oggi Trappeto di Caprafico - non lontana da Casoli (Abruzzo, Italia), Città dell’Olio.

1948

Dall'acquisto del primo torchio la lavorazione delle olive avviene nel frantoio aziendale.

1966

Il seminativo arborato è trasformato in oliveto specializzato, conservando gli ulivi secolari e introducendo le principali cultivar: Gentile di Chieti e Intosso (varietà autoctona di Casoli).

Oggi

Con la moglie Agnese e le figlie Chiara e Alice, Tommaso vive nello storico Casino Masciantonio riportato a nuovo splendore, nel cuore dell'Altopiano, spaziando con lo sguardo sui propri oliveti, i vigneti e l'amato Trappèto.